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      Tutta questa amalgama faceva di puntello alla pericolante navicella di San Pietro!
      L'avere opposto i cittadini tra di loro diede nascimento a due fazioni bene distinte: l'una detta dei briganti, e l'altra dei liberali.
      I primi, partigiani del governo papale e degli Austriaci, si chiamavano del Due, perché la bandiera di questi era di due colori. I secondi, aderenti alla causa nazionale, si dicevano del Tre, perché seguitavano l'insegna italiana. La rabbia cittadina giunse a tale, che i giovani, incontrandosi, si fermavano l'un l'altro, chiedendosi: Sei del Due o del Tre? Ove avessero combinato, tutto procedeva quietamente; ove no, si uccidevano a colpi di coltello.
      Per aggiungere lo scherno alla infamia, il pontefice volle che i gesuiti percorressero le Romagne a far le missioni. Vennero; profondevano indulgenze plenarie; piantavano croci nelle pubbliche piazze; accendevano le menti degli ignoranti con ogni specie di falsità; proclamavano aperto il paradiso solo a chi difendeva il papa dalle male intenzioni dei liberali: ciò essere, predicavano, decreto di Cristo, della Vergine, e di tutta la sequela dei santi.
      Alle costoro insinuazioni il fanatismo toccava gli estremi; le vendette e le atrocità crescevano; i contadini ricusavano di lavorare le terre; i domestici, di più oltre prestare servigio ai padroni in voce di liberali; e le infelici popolazioni delle Romagne avvolte erano nel lutto e nella miseria.
      Lo infierire delle fazioni andava sempre perdurando, e le società segrete, tanto quelle che servivano di puntello al fanatismo papale, come quelle dei liberali, dispiegavano la più grande attività.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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