A vedere quali risultati avesse la venuta di essi, quali le loro opere letterarie, a procedere con chiarezza, semplicità e brevità, esporrò i dati generali, che porgono idea dello stato morale degl'Italiani sino alla fine della prima campagna del 48(6).
CLASSI AGRICOLE E BASSO POPOLO
I. Abbrutimento e superstizione nel regno delle Due Sicilie. La patria e l'indipendenza erano nomi ignoti per loro.
L'odio tuttavia, che in alcune famiglie serpeggiava contro la tirannide, era conseguenza della Carboneria, che ivi più che altrove aveva esteso le sue fila.
II. Le classi infime e agricole dello Stato Romano un po' più avanzate, ma non di molto. Le popolazioni delle città invece, abituate ad udire la parola indipendenza, a tenerne proposito nelle loro quistioni, a prender parte alle fazioni, a difendere i loro padroni liberali contro le infamie de' centurioni e dei sanfedisti. Vi era adunque odio profondo contro il governo, e qualche spirito di nazionalità. Nei ducati di Modena e Parma si può dire lo stesso.
III. Svegliatezza di mente, e una certa civiltà in quelle della Toscana, i cui abitanti furono sempre i primi ad eccellere nella gentilezza dei modi, nella tolleranza delle opinioni, e in tutto che accenna al viver civile tanto interno che esterno delle famiglie. Però di animo mite, e affezionate al granduca, che le aveva rette con moderanza anzi che no, e ripetenti: Fuori lo straniero! per moda più che per sentimento di odio e d'indipendenza.
IV. Avversione e odio agli stranieri nella Lombardia e nel Veneto nelle classi agricole, conseguenza più della coscrizione e del bastone che dello spirito nazionale sentito.
| |
Italiani Abbrutimento Due Sicilie Carboneria Stato Romano Modena Parma Toscana Lombardia Veneto
|