Vi sentite capaci di crear questo fatto? voi lo potete.
Interrogatevi bene; scrutatevi bene: se non vi sentite capaci di esser grandi davvero, grandi non dirò di coraggio, d'azione, ma di prudenza, di segreto, di dissimulazione, di costanza, non vi cacciate all'impresa; non siate vittime inutili; pensate alle vostre famiglie; aspettate dal tempo la vita della nazione, e non aggiungete in me una illusione alle tante della mia vita.
Se invece sentite d'amare la patria più che ogni cosa, se vi sentite fremere dentro di vergogna e d'ira italiana nel leggere nei giornali d'Austria: 'Gl'Italiani parlano molto, e fanno poco' e simili oltraggi; se potete farvi per tre mesi serpenti, e leoni per un giorno: eccovi ciò che dovete fare.
Oggi v'è troppa agitazione, troppo sospetto. Bisogna addormentare il nemico.
Separatevi; non agitate; non corrispondete con anima viva; non cercate contatti in Piemonte né coll'emigrazione. Fate che ogni sospetto si allontani da voi. Se tra qui e il tempo dell'azione voi vi fate arrestare per vostra colpa, tradite il paese.
Tre dei migliori fra voi, non sospetti finora, consacrino tre mesi di lavoro a maturare nei menomi particolari il piano, e a prepararne i materiali.
Organizzate una Compagnia della Morte, come i nostri padri della Lega Lombarda. Ottanta giovani robusti e decisi, scelti tra voi stessi e tra i popolani più prudenti, si votino con giuramento terribile a snudare il pugnale a ora fissa contro i nostri oppressori. Questi ottanta rimangano divisi, organizzati in gruppi di tre, di cinque al più, sottomessi al cenno dei sedici capigruppo, noti a voi.
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