Meditate, e rispondetemi una parola. Pensate che molti uomini possono essere capaci di scendere in piazza quando si ergono le barricate, e non d'essere certi di farsi iniziatori senza menoma esitazione nel modo che io dico. Se il fatto riesce, avrete ritemperato a un tratto l'indole di tutta Italia, e iniziata la sua libertà. I nomi degli ottanta saranno affidati alla riconoscenza ed all'affetto di tutte le generazioni che verranno.
Addio, amate il vostro GIUS.
Settembre 15, 1854.
Distruggete, non per me, ma per voi, questa carta.
Caro Celsi,
Hai letto e ben capito lo scopo?
Se un colpo brillante può farsi subito, non ho bisogno di dirti che lo farai; e per te e per la causa varrebbe tutti i piani possibili.
Se non si può, dà non solamente il mio concetto, ma le idee che un po' d'osservazione ti suggerirà pel colpo più tardi.
Mandami per mezzo dell'amico, che vedrai prima, un rapporto minuto in carta sottile per me. Ma anche prima di quello, concerta per mandargli una parola, che indichi il sì o il no dell'immediato. Ho bisogno di andarmene, e appena sapessi che nulla si fa ora, andrei ad aspettare il rapporto in Londra.
Coi dissidenti parla unione, ecc.; ma stringili a dichiarare quali casi costituirebbero anche per essi l'opportunità; in quali casi coopererebbero. Parla dell'interno e del come il resto dell'Italia seguirebbe. Discuti un po' la guerra, e come la vittoria definitiva sia un problema di direzione. Parla dell'estero, degli aiuti che un moto iniziato avrebbe d'America; vedi di perorare a migliorarli: addio.
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