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      Alla sinistra del castello, oltre la porta, vi sono caseggiati abitati, e alla destra magazzini militari. La parte di dietro guarda un vasto cortile, detto mercato delle Gallette; è la residenza della Corte Speciale di Giustizia. Per discendere nel fossato non vi ha che una scala posta alla sinistra del castello, e precisamente vicino alla porta della città: questa scala è chiusa, e nissuno può aprirla senza ordine speciale del governatore di Mantova. Ai lati destro e sinistro del castello, nelle mura di contro, vi sono dei porticati, alla cui volta toccano appunto le acque, quando è pieno il fossato. Sono di aspetto nero, lugubre, e poco o nulla illuminati. Si vedono alcune cavità assai profonde, ed inferriate che chiudono antiche prigioni, non più abitabili, perché l'uomo vi marcirebbe in pochi giorni. Al penetrare in quelle cavità si sente un tanfo assai disgustoso, e si può a mala pena respirare; e tutto richiama alla memoria il segreto e il mistero dei delitti occulti, che si commettevano ne' tempi andati dai signorotti che reggevano Mantova.
      Il castello comunica colla città per mezzo di una scala di ottanta gradini: essa è posta sul di dietro dello stesso, passa sopra il vôlto che sta a cavallo del fossato, e finisce nel mercato delle Gallette: pel vôlto si va anche nell'archivio di Mantova, posto nell'interno del castello. Il mercato delle Gallette è ricinto da case, dalla chiesa di Santa Barbara, da un teatro antico pertinente ai Gonzaga, ed alla notte è chiuso da un portone.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





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