Il prigioniero può appena resistervi due mesi, bisogna morire. Le prigioni poi della Mainolda sono più cattive di quelle del castello, ma meno sicure: ed ecco perché si preferiscono queste dal governo.
Essendo la città di Mantova la prima piazza fortificata e importante del Lombardo-Veneto, ne viene per conseguenza ch'ella è guardata in un modo assai scrupoloso: tutte le porte della città (l'orario cambia colle stagioni) si chiudono nell'inverno alle otto di sera; due sole stanno aperte sin verso le undici: e sono l'una che mette sulla strada che va a Milano, e l'altra a Verona. Indi anche queste si chiudono e le chiavi si portano al Comando di piazza.
La porta di San Giorgio, posta a sinistra del castello, si chiude prima di tutte le altre. In un bastione posto vicino ad essa, evvi una sentinella: ella ha la consegna di guardare al lato sinistro dello stesso, ove corrispondono le segrete numero 5 e 6. Rimpetto al ponte di San Giorgio, anziché esservi una porta, evvi una batteria di grosso calibro; essa batte i due lati del ponte e prende quello stesso d'infilata: a guardia di essa evvi un piccolo distaccamento, e la sentinella notturna, oltre la consegna speciale, che ha per la guardia della batteria, ha l'altra di osservare il lato destro del castello, ove sono le segrete numero 8, 7 e 1. Queste due sentinelle però non possono vedere entro il fossato: alla loro vista si offre soltanto poco più della metà del castello, ma ciò è bastevole, perché le segrete non sono che in alto; quanto al fossato del castello, è guardato dagli stessi soldati posti nell'interno, perché hanno appunto in quella parte stabilito il corpo di guardia.
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