Terminata questa lettura, pigliò altro foglio proveniente dalla Svizzera, e seppe dirmi tutto che mi era accaduto nel cantone Grigioni.
Come ebbe finito di leggere, incominciò a dire che il De Giorgi ed altri membri del Comitato erano in suo potere, mostrommi gl'interrogatorî e le loro firme, poscia diede in una risata, e soggiunse:
Che ne dice, signor mio?
Mi meravigliorisposi "come que' signori abbiano svelato ogni cosa, come De Giorgi abbia tutto consegnato."
De Giorgi? no, di certo; egli è stato forte più di tutti, ma alfine ha dovuto riconoscere la verità.
Ma unoripresi dicendo "avrà ben fatto da delatore?"
Sanchez si pose l'indice della destra nel mezzo della fronte, e disse:
Sta mo' qui il talento del giudice
.
Quindi venne ad interrogarmi sulle istruzioni, dicendo:
È invitato a dare le spiegazioni opportune intorno alle istruzioni, ecc.».
Risposi che non ce n'era d'uopo, le istruzioni parlar chiaro dell'oggetto, e di chi le inviava, e di chi le trasmetteva. Dissi di averle consegnate al De Giorgi, e di non conoscere altri; di avere parlato con alcuni suoi amici due o tre volte per qualche minuto, ma che non avrei potuto riconoscerli.
Aggiunsi di avere assunto di portare le istruzioni per deferenza ad alcuni miei amici, che nulla avevo più a che fare con Mazzini e compagni, che era mio scopo di andare alla guerra. Dettomi che De Giorgi e compagni formavano un Comitato nazionale, risposi ignorarlo. Domandato se le istruzioni furono discusse coi membri del Comitato, dissi che no, ripetendo averle date al De Giorgi, e non mi essere fermato che brevissimi istanti.
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