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      Il sacrifizio è compiuto: nulla mi seppi o immaginai nel giorno della esecuzione; niun segno di tristezza o di abbattimento o di commozione nei secondini mi fece sospettare alcun che; credetti per molti giorni d'intertenermi con Calvi, ed era invece coi suoi compagni, i quali, mossi da pietà, fingevano di esser lui. Eccone un altro dei nostri migliori, che non è più: l'Austria, quando le piglia talento, va così spigolando, e mietendo colla falce della morte i nostri giovani più distinti per virtù, per devozione, per ardore, per istruzione. Se i miei giovani connazionali, nei quali solo riposta è la speme della nostra patria, non si scuotono, e presto, ella farà sempre di più: coglierà i migliori frutti, e li getterà come cadaveri immondi a marcire nelle casematte delle sue fortezze, e colla letizia sul volto dirà: 'Ecco prolungata la mia vita di cinquanta anni! Intanto men vivo quieta per questo spazio di tempo. I giovani entusiasti, che hanno cuore, che potrebbero minare le fondamenta della mia potenza, o sono estinti, o stanno per esserlo; quando si toccherà per me la fine dei cinquanta anni, si penserà ad altri mezzi: di qui allora ci è tempo; intanto io me la passo di mezzo alle feste ed ai balli di corte; i pianti dei popoli non disturbano i miei sonni, i loro lamenti non giungono fino alle mie sale dorate, i cui vestiboli sono guardati da innumerevoli sentinelle. Ma poi, che pianti e non pianti? Falsità! I negozianti, gente avida solo di guadagno, non pensano alla patria; la nobiltà è per me, dei proprietarî molto ricchi è lo stesso; chi costituisce adunque questo popolo, che mi vorrebbe imporre, e togliere le belle provincie italiane?


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





Calvi Austria