Alcuni degli impiccati erano di sentimenti moderatissimi: tra gli altri si distingueva Tazzoli, sacerdote: fu interrogato dal Culoz a dire la sua opinione intorno allo stato delle opinioni in Lombardia, e dei bisogni del popolo; egli lo fece con moltissima moderazione e saggezza. Or bene, che s'ebbe egli? il capestro.
Prima di terminare le parole concernenti Casati è mestieri che dia narrazione di un fatto, che seppi dalle guardie.
Si disse che il Casati, riuscito a far dissotterrare il cadavere del povero Calvi, lo fece mettere in una cassa di legno, e rimettere come prima nella fossa scavata dal carnefice. Se vero è, i patrioti sapranno avergli gratitudine per questo pietoso atto verso di uno dei martiri della causa italiana.
Questo era Casati; quanto al fisico, egli è assai alto; porta basette e baffi; li tinge di nero insieme ai capelli; è livido nella faccia, un po' grinzoso, ed ha occhi da gatto: la sua voce è aspra e nasale, e suole dare degli urli quando comanda, e vuole che una cosa sia fatta presto; ha pochi denti, e tocca l'undicesimo lustro di sua età; è sospettoso fino all'ultimo grado; ha moglie ventenne, cui bistratta e percuote per gelosia.
Toccando ora del capitano Straub, dirò esser quegli che l'Austria spedisce ove si manifestano moti d'insurrezione, ed ove vi ha d'uopo di bastone, crudeltà e fucilazioni. Egli è quel desso, che fu a Parma nel luglio del 54: dovunque comparisce, lascia traccie di sangue. Egli è di Praga: ha un trent'anni, è piuttosto bello di persona, di origine ebreo, ma giunto al grado di sergente, rinnegò la sua religione, e si fece cattolico per avanzare nei gradi.
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