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      Negli ergastoli è proibito ai carcerati di comperare cose da mangiare, tranne di formaggio, salame, ecc.; non si può oltre a ciò fumare. Con tutte queste proibizioni però i condannati non mancano di quanto desiderano(36). I parenti e gli amici dànno del danaro alle guardie carcerarie, e queste lo passano ai condannati, che sanno bene ove nasconderlo. Serve a comperar del vitto e del vino, che i secondini fanno pagare il doppio, mentre ne mangiano una buona parte.
      Sapendo io benissimo tutte queste usanze, un dì pregai il Frizzi a cambiarmi in oro dei fiorini in carta per la somma di sei o settecento franchi. Per trarlo a questo io aveva preso le mosse da lungi: "Io ho molto danaro, che giammai si poté trovarmi nelle perquisizioni di Vienna: se m'impiccano, lo darò a te subito dopo la intimazione della sentenza; ove no, me lo mangerò nell'ergastolo, ed in questo caso ne avrai la metà tu stesso". Costui, a tali parole, fece come avrebbero operato i suoi compagni, gente tutta avida del danaro, e disse:
      Mi dia il danaro che lo custodirò io stesso, acciocché la non sia ora tradito da alcuno
      .
      Niente affattorisposi io; "me lo devi invece cambiare in oro, poiché adesso i fiorini sono alti; in compenso di che ti darò cinque napoleoni d'oro."
      Fatte alcune smorfie, prese dei fiorini per trecento franchi, e li mandò a cambiare per mezzo di un giovane (l'amante di sua moglie), che andava a pranzo da lui ogni dì; cambiato il danaro, fu esatto nel portarmi il contante; vedendolo onesto, gli diedi il rimanente dei fiorini, cui questa volta cambiò egli medesimo.


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Memorie Politiche
di Felice Orsini
pagine 371

   





Frizzi Vienna