Così si vede, che, in quanto risguarda la politica estera, alcuni ministri inglesi non si curano dell'onore nazionale; che cercano di far scomparire quella opinione, che si ha dai patrioti di ogni paese intorno alla libertà, che si gode in Inghilterra; che non abborrono dal dare mano agl'intrighi di una Corte vile e corrotta, di un governo immorale e dispotico; governo, che suona disprezzo presso ogni uomo dabbene: di un potentato, che cercò maisempre di fomentare torbidi contro gl'Inglesi stessi, vale a dire nell'Irlanda.
Ma vengasi al documento in discorso.
Ecc.mo e rev.mo signor mio oss.mo.
Sollecita l'Eminenza Vostra di manifestarmi quanto si va dicendo in cotesta città, ha voluto specialmente tenermi parola col pregiato foglio del 23 del corrente, n° 947, P. R., delle voci, che ora circolano sulla rigorosa perquisizione praticata al famigerato Mazzini in Malta. Perché ne abbia Ella un pieno schiarimento, mi affretto di recarle a notizia, che fino dai primi del corrente, presso comunicazione di ministeriale rapporto, venni informato, che ora la polizia inglese incomincia ad agire anch'essa verso i rifugiati italiani e polacchi; che lord James Graham, ministro dell'interno in Londra, avendo fatto intercettare le lettere colà dirette al famigerato Mazzini, vi ha trovato che un anonimo (si suppone il Ricciotti) gli scriveva, essere tutto pronto nelle Legazioni per fare la rivoluzione, ma che la Francia l'impediva col suo sistema di opposizione; aggiugneva di più, che essendo andate a vuoto le due sommosse di Alicante e di Cartagena, i rivoltosi si sarebbero riuniti a Valenza per studiare altri piani.
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