Avendo poi la Eminenza Vostra, da quanto mi aggiugne nel dispaccio medesimo, raccolti i dati sul secondino infedele, che favoriva i perversi disegni del Barbetti, non dubito, che provato il delitto, venga il colpevole sollecitamente assoggettato alla condegna punizione, la quale servir possa di esempio agli altri, cui è affidata la gelosa custodia dei detenuti.
Con sensi di profond'ossequio le bacio umilissimamente le mani, e mi protestoDi Vostra Eminenza
Roma, li 16 luglio 1844.
Um.mo. dev.mo servitor veroL. Card. LAMBRUSCHINI.
Signor Cardinal(48)
Legato di Bologna
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III
Sono presso di me le corrispondenze di Anselmo Carpi, di Oreste Biancoli, di Colombarini, Pietramellara, Muratori, Turri, Albertini, ecc., e del dottor Carlo Luigi Farini: la quale ultima è assai pregevole per le cose dette alla sua amica B. di Russi. Da tutte le lettere di questi signori le polizie traevano induzioni e prove intorno ai movimenti che s'intendeva di fare, e si mettevano all'erta. Ma veniamo a dare qualche esempio sul sistema dello spionaggio, e sulla maniera con cui il governo formava le note di sospetto.
Il confidente segreto Lucarelli al governatore di Roma.
Egli dice, che non può più oltre dimorare nelle Legazioni, perché è stato conosciuto come spia dagli abitanti delle stesse. Questa lettera è assai interessante: egli tratta i Romagnoli col titolo di canaglia indistintamente, e ciò, come chiaro si argomenta, perché avversi al Pontefice e al governo di lui. Le sue asserzioni sono altrettante testimonianze dell'odio, che nutresi in quelle provincie contro il dominio papale.
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