Ero quasi persuaso, che il defunto Pontefice, in compenso delle mie fatiche, mi avrebbe assegnato di darne due o tre copie a ciascun comune, e così avrei avuto abbastanza onde provvedere ai miei privati interessi. Ma adesso posso sperare lo stesso? L'Eccellenza Vostra vorrà consigliarmi a pubblicarla con certe modificazioni? E pubblicandola, mi presterà poi una mano pietosa, perché l'attuale Sommo Pontefice voglia degnarsi di accoglierla, e premiarla?
Possa l'Eccellenza Vostra sentire compassione e venire a soccorso di questo suddito sventuratissimo, che le bacia la mano con particolare affezione, e sommissione, protestandosiDell'E. V. Rev.ma,
Roma, 2 luglio 1846.
Umil.mo. Dev.mo, Aff.mo sudditoGIUSEPPE LUCARELLI, Ing.
V
Brani di una lettera del colonnello Freddi al dottor Paolini.
15 maggio 1844.
Ho ricevuto la vostra di Marsiglia in data 7 del corrente. Apprezzo le notizie, che mi avete date, e me ne varrò con uso prudente, ecc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Levatevi una volta d'idea, e per sempre, che qui vi sia qualcuno, che ci tradisca: ciò non può essere in ogni modo. Mentre però compatisco i vostri timori, posso assicurarvi solennemente, e da uomo di onore, che voi siete sempre stimato, e protetto da ogni disgrazia, ecc."
VI
Brani di lettere del dottor Paolini al colonnello Freddi.
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