Non v'ha dubbio che il maneggio della lingua è una delle più feconde doti di lui. (N.d.A.)
(14) In Inghilterra dai suoi amici ed intime amiche si fece sempre credere, ch'ei fosse in Milano alla direzione del moto: il che passava come verità incontrastabile, tanto che i liberali stessi francesi e germani e polacchi e ungaresi sel credevano. Pel primo io diedi una mentita a questo fatto, non già per menomare il merito o il coraggio di Mazzini, che può averne; ma per essere fedele alle leggi del vero; per non dare un'arma ai nostri nemici; per non oscurare il nome dell'ex-triumviro con menzogne indegne di un tanto uomo. (N.d.A.)
(15) Da un rapporto austriaco si ha, che cinquantasei furono i soldati tra feriti e morti in quella occasione. (N. d. A.)
(16) Facendo il viaggio negli Apennini centrali da Sarzana a Modena, ebbi campo di esaminarne le posizioni, e giudicai che delle bande armate e forti, in caso di rivoluzione contemporanea su di altri punti, avrebbero potuto in que' luoghi tagliare le comunicazioni all'inimico, che si volesse condurre in Toscana o nella Romagna. In caso poi di rotta, si sarebbe potuto ritirarsi verso lo Stato Romano; e seguendo sempre la criniera degli Apennini, giugnere a cacciarsi negli Abruzzi e nelle Calabrie. Pel che si richiedevano due estremi: 1°) l'andare incontro alla buona stagione; 2°) capacità nei capi, e devozione a tutta prova negli uomini. Come ebbi raggiunto a Sarzana Saffi e Pigozzi, dissi loro del progetto: ne fu scritto a Mazzini; rispose: che ove si fosse realizzato contemporaneamente ai fatti di Milano, sarebbe stato un colpo da maestro; che dopo, tornava quasi inutile; che tuttavia tentassi.
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