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      E sta bene sull'avviso che di queste persone semivocali, parecchie sono bilingui, né parlan mai secondo verità; e nei paesi dove han molti ricchi si mettono attorno all'uno per ficcare il naso ne' suoi secreti, e ridirgli all'altro, e cacciano biette tra le famiglie, e le dividono in fazioni, delle quali facendo canna ora a questa, ed ora a quella di tal mestiere si vivono. E peste cosí fatta possono chiamarsi semivocali liquide pel penetrare che fanno da per tutto, e per la loro instabilità. In mezzo a tante consonanti il solo ricco è vocale; e tu per sollazzarti e ridere dell'una e dell'altre, osservale in una brigata. Colà il ricco è il registro d'un organo che leva, e rende il suono ai tasti, secondo si spinge dentro, o si tira fuori. Quanti lo circondano sono consonanti; e bada che in quel loro musicale concerto gli adulatori son quelli che rendono il suono un'ottava piú alto.
      Che cosa dunque è il civile consorzio, o figliuol mio? Una parolaccia composta di vocali, consonanti mute, semivocali, e liquide.
      Ed ecco perché in tutti gli Abicí l'A è prima, e l'E è dopo; perché chi A' E', e chi non A' non E' (1).
     
     
     
      LA DONNAcostumi e credenze calabresi
     
      Una donna di Calabria vale quanto l'uomo d'ogni altro paese: i fianchi vigorosi, gli occhi arditi, i polsi robusti, le gote floride, la ricca capigliatura, e l'accento minaccioso la dicono nata nel paese dei terremoti e dei vini forti. Vive sulle montagne? gonna di colore vermiglio, come i gruppi dei lampi che saltellano per le montagne.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





Abicí Calabria