Mò ti voglio arradicchiari
Dentro trecento sessantasei mali.
Poi la bestia guarí; ed indi ad un mese avendo Marta detto a Titta: "Essa è pregna", marito e moglie entrarono nella Chiesa dei Cappuccini, e pregarono cosí:
Madonna mia,
Fammi figliar la frisinghella mia,
E sanamente,
FelicementePartorisse sette porcelli,
Quattro chirilli, e tre frisinghelle;
E a dispetto del demonio,
Una intendo portarne a Sant'Antonio.
È favola questa? No: è storia, la qual prova che la miseria è madre della superstizione e dell'ignoranza. Ma notate bellezza di vocaboli! Chirillo, voce greca, significa porcellino; frisinghella (degna di entrare nella Crusca, che manca di parola equivalente) si dice alla femmina del porco, che, o è tale da non essere pregna, o è pregna per la prima volta. Or se le frisinghelle son degne di entrare nell'Accademia della Crusca, perché dovrebbero espellersi dai nostri paesi? Tra noi l'uomo del popolo, a rompersi tutto il dí l'arco della schiena, è molto se guadagna una lira, e la sua donna 25 centesimi; e stante questa spaventevole miseria, effetto di mancanza di lavoro e di arti, unica industria a quei disgraziati è d'allevare un porco, prendersi dal benestante la frisinghella, e con esso dividerne i frutti; e non è certo un bel garbo pei nostri Sindaci dai calzoni di segovia, e dagli stivaletti di vitellino incerato, fare un diavoleto addosso a' porci a nome della nettezza del paese. Si pensi prima alla nettezza, e pulitezza di vestire degli abitanti, e poi quella del paese verrà da sé. Ora come ora il nostro popolo non ha calzoni tali, a cui sia danno irreparabile una zaffata di pillacchera che vi schizzi il porco dal suo brago.
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