Pagina (48/319)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fatele uscire, ammorbate la società che vi calpesta; e cosí solamente i Giudici cesseranno di dormire, i Cancellieri di sbadigliare.
      30 marzo 1864.
     
     
     
      OSPIZIO PEI TROVATELLI
     
      Finché nelle famiglie dei nostri ricchi non cesserà l'uso immorale e barbaro di dar moglie ad un solo, e costringere gli altri figli a menar una vita o abbietta o a fianco di una druda, o minacciata da mille pericoli tra le insidie dell'altrui talamo, il numero dei trovatelli crescerà. E crescerà il numero dei trovatelli finché l'attività del commercio e dell'industria manifatturiera non darà agli uomini e alle donne del nostro popolo tali mezzi da guadagnarsi la vita, che li persuadano a conciliare mercé il matrimonio l'esigenza dei sensi con quelle della prudenza e del dovere. I matrimoni in Calabria son pochi, tenuta ragione del numero degli abitanti: gli estremi che si toccano partoriscono i medesimi effetti, e la smodata ricchezza e la smodata miseria allontanano gli uomini dal matrimonio. Per noi sta, che scopo della società sia quello non solo di garentire i dritti, che vengono enumerati dal codice, ma di assicurare l'esercizio d'un dritto di cui il codice non parla, il dritto di poter divenire padre. Dio che disse ai primi uomini crescete e moltiplicate non solo annunciò lo scopo finale della società sulla terra, ma ci diede un criterio per giudicare se sia bene o malamente organata. Noi non condanniamo il celibato volontario; gli altari del vero Dio e delle Muse lo richieggono; ma diciamo che solo allora la società sia ben costituita e ben fatta quando essa all'ultimo dei cittadini assicurerà la vita in modo, che questi sia in condizione di dire: Non prendo una sposa, non perché non posso, ma perché non voglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





Giudici Cancellieri Calabria Dio Muse