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      E ciņ sia di avvertimento al governo di essere energico soprattutto nel mese degli asini.
     
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      Finalmente maggio č il mese dell'amore; il rosignuolo canta i piś teneri versi alla rosa, il vecchio diventa giovine, il giovine pazzo, il cuore raddoppia i palpiti, e gli occhi non veggiono altro che fiamme. Un prete di Mangone di 51 anno ne sente gli effetti, e procura di pigliarsi ai servigi una tal Santelli di 24 anni, che trovasi serva in casa di D. Francesco Tucci. Ai preti S. Pietro ha lasciato le ancille; e l'ancella Santelli avea oltracciņ il nome di Maddalena. Il prete dice alla Maddalena: - Tu verrai con me -; e Maddalena gli risponde: - Dammi un paio di fioccaglie -. E il prete dič fioccaglie, dič anella, dič tutto, e ciņ fu la sua rovina. Maddalena va alla fontana con le fioccaglie, un lustrascarpe la vede ben fornita, e le dice: Ti sposerņ. Ogni donna si precipita dal settimo piano alla parola matrimonio, e l'ingrata, l'infedele, l'assassina Maddalena scorda il suo prete. Or che fa costui? Il prete casalino maneggia non il moschetto, ma la scure; se ne affila una, se la mette sotto il braccio, viene in Cosenza, s'introduce in casa Tucci, e dice alla Maddalena: - Mettiti in punto, e via con me -. La donna spaventata ne manda una parola al Lustrascarpe, e le Guardie di Pubblica Sicurezza chiamate da costui arrestano il prete. - Oh cattivo prete! - diranno qui i lettori. Ma, o miei buoni amici, siate giusti: la colpa č del mese di maggio.
      14 maggio 1864.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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