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      Il governo è un insieme di uomini: possono essere cattivi, possono ingannarvi; ma oggi ci sono, domani no. Ma il principio sacro, per cui dovete combattere, è l'unità, l'indivisibilità, la libertà d'Italia, e l'eterna distruzione del passato. Voi, e il basso popolo di nostra provincia avete finora parecchie giuste cagioni di lagnarvi del governo; ma, ripeto, distinguete il governo dal principio, e serbatevi fedeli a quella bandiera, che ci sventola sul capo, e ci dice: "Avanti, e non vi volgete indietro, neppure con la memoria".
      8 aprile 1865
     
     
     
      STATO DELLE PERSONE
     
     
     
      I. - IL MASSARO
     
      Le indagini, delle quali ci occuperemo, sono della massima importanza, se non per i nostri lettori calabresi, per quelli almeno dell'alta Italia, i quali ignorano le nostre condizioni.
      Lo stato delle persone in Calabria è composto di tre ceti, il basso, il medio e quello dei galantuomini. Formano il basso gli agricoltori possidenti, i fittaiuoli, i coloni, i braccianti, i pastori, i guardiani, i garzoni ed i servitori; e noi studieremo l'indole, i bisogni, i vizii e le virtú di ciascuna di queste classi per migliorare lo stato morale della patria nostra.
      L'agricoltore possidente è presso noi chiamato massaro. È massaro chi ha una masseria, e dicesi masseria un campo seminato. Il campo è suo, sue le capre o le pecore, che lo stàbbiano, suoi i bovi che lo arano, suo l'asino che ne trasporta i prodotti; e nei tempi dei lavori campestri ha denaro che basta a pagare l'opera dei braccianti, che lo aiutano. - All'aria d'importanza che gli si legge nel viso, all'andar tardo, alle parole rare e misurate, voi conoscete il massaro.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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