Di qui indole stizzosa, scortese, inserpentita: il drago degli orti Esperidi rivive in lui sotto altre sembianze, e se il viandante può per tutto entrare sicuramente nei colti, e cogliervi un frutto, spesso restò freddato da un colpo di moschetto a spiccare un'arancia. Il volgo, che dice tutto a suo modo, ha ben detto: Il giardiniere ha sempre un limone in bocca. Nelle annate di modesta abbondanza una pianta di agrume di comune grandezza si corona di mille frutta di sua specie, il cui prezzo è vario secondo le stagioni. Da ottobre a febbraio cinque portogalli, o lumie, e via dicendo, fanno cinque centesimi; poi il prezzo ne monta a poco a poco, tanto che un Portogallo fa un soldo. Si vendono anche in grosso, ma né a carpenti, né a peso, bensí a migliaio, ed un migliaio si dà via a dodici lire e 54 centesimi nei primi tempi, a 50 lire e 28 centesimi negli ultimi ed a prezzo oscillante tra l'une e l'altre in quei di mezzo. Li comprano in grosso i mulattieri, che li someggiano nei paesi alpini e valligiani, e le barche di Taranto e di Reggio. Gli agrumi sono generalmente poco studiati, e dei fiori e delle buccie non si cava verun profitto.
Dove provano gli aranci, provano pure gli olivi. Terreni ulivati trovi alle pendici ed al piemonte della Sila, ma pochi. Sono gli olivi sparsi per le vigne, e come le loro coccole pigliano a vaiare si raccattano, perché non siano o involate dagli uomini, o dagli animali, che, come abbiamo detto, s'immettono alla libera nei nostri terreni. Le donne montano sull'albero con un paniero infilato al braccio, e dove la mano non giunge si tocca con la bacchiola; e per questo modo s'impiagano malamente le piante, e si hanno olive immature, delle quali non è ancora uso di cavare l'olio onfacino, ma le si ripongono a dimora nel granaio, finché stagionino, e siano al caso di essere portate al trappeto.
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