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      L'uso di camminare sempre scalzi sull'arena acquista ai loro piedi una forma larga e piatta, come quella dei palmipedi. Iracondi, bociatori, maledici, tempestosi, incontentabili, bestemmiatori solenni. Prima di varare si segnano dicendo: Sant'Andrea di Amalfi, mandami bene. Sant'Andrea pescatore è venerato in Amalfi, e quest'invocarne il nome che si fa in tutte le nostre coste mostra che Amalfi, come diede le leggi Romane, diede pure l'arte marinaresca a tutti gl'italici paesi, il vocabolario della quale è l'unica parte di nostra lingua, che sia comune. Ma la loro devozione non va oltre Sant'Andrea, e punto che si adirino levansi di testa il berretto, vi gesticolano sopra, e se lo cacciano sotto i piedi. Il qual atto singolare si spiega cosí. Eglino gittano dentro al berretto i nomi di tutti i Santi, di cui pronunziano la litania o mentalmente o con le labbra, poi chiudono il berretto, e pigiandolo credono di rompere il naso a S. Pietro, l'occhio a Sant'Antonio, un braccio a S. Bartolomeo; e quando hanno a creder loro calpestato tutto il Paradiso gridano: "Santo diavolo!" Quest'empietà, o superstizioni, o brutalità che vogliano dirsi, son consigliate dall'ignoranza, e dalla miseria in cui vivono, miseria che non è tanto altrove spaventevole quanto nelle nostre marine di ponente. Eppure hanno ingegno, e sul quadrante stellato del Cielo san leggere i minuti; eppure hanno cuore, e le canzoni composte chi sa da quale dei loro padri, e cantate al presente, mostrano tesori di affetto.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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