I sacchi si posano sboccati sulla tramoggia: la tramoggia sostenuta dai panconi ha in fondo la cassetta (fiscella), da cui con le estremitā libere pende sulla macine la bāttola (mattariello); e le continue scosse di questa fanno che il grano cada a poco a poco dalla cassetta nel foro della macine. Son questi tutti gli attrezzi del molino; costano a dir molto un quattrocento lire; e nondimeno con si tenue capitale il proprietario si assicura il reddito annuale di trenta a sessanta ettolitri di biade o di seicento a milleduecento lire quando il molino sia a due palmenti.
29 giugno 1865.
STORIE DI BRIGANTI
BRIGANTI E MANUTENGOLI
Non sappiamo se sia maggiore sventura per noi o per i nostri lettori il dovere cacciare sempre le mani nella piaga verminosa del brigantaggio. I nostri briganti, dicemmo in uno dei numeri precedenti, son divenuti guardaboschi: notizie posteriori han confermato l'esattezza di quel titolo cosí strano in apparenza, e ciō che piú sorprende č il vedere che agiscono allo stesso modo i briganti che infestano il catanzarese. Si toglie ai contadini il far carbone, il tagliare legna, il seminare, il raccattare l'olive, l'accudire insomma all'opere campestri. Questi fatti son gravi; e se le autoritā vi chiudono gli occhi, la loro č una deplorabile negligenza. Per noi sta che il brigantaggio sia entrato in una nuova fase, e che il suo sia un intendimento politico. I briganti rubano, e non uccidono, ed uccidono quando l'aggredito non si lascia rubare: i briganti non hanno mai osteggiato, né possono osteggiare i contadini dei quali hanno bisogno.
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