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      Questo fatto dà un'idea di ciò che siano i ladri del circondario di Paola: bisogna dar loro la caccia non fuori l'abitato, ma dentro. Quanto agli altri, non speriamo molto dall'opera del Pallavicino; e se fossimo uomini da dargli un consiglio, l'esorteremmo a valersi delle forze indigene, e di quegli uomini arditi, di cui non è penuria nei nostri paesi. Per esempio, in Campana vi hanno i fratelli De Martino, brava ed ardita gente, esperta dell'armi, e dei luoghi; ed essi, o soli, o con una piccola puntaglia di militi, basterebbero, ove se ne compensassero le fatiche, a tor di mezzo il Capalbo; e diciamo ciò perché quanto i De Martino hanno fatto ci è arra di quello che farebbero.
      11 maggio 1865.
     
     
     
      UN GRAN PERICOLO EVITATO
     
      Una banda di nuovi e pericolosi briganti era per organizzarsi nel municipio di Acri, che per buona fortuna sono stati assicurati alla giustizia. - Boccadoro, Boccaperta, Pinnicchio e Sguizzino, giovani da venti anni in su, e che viveano a giornata, entrarono nel disegno di uccidere le loro mogli, e poi buttarsi alla campagna.
      È ben inutile l'aggiungere che le loro brave mogli gli aveano resi tutti e quattro cornuti.
      Acri è un paese originale: ha da dodici a quattordicimila abitanti, gli uomini vi sono ingegnosi, sobri, provvidi, amanti della fatica ed indefessi; le donne belle, ardite, graziose parlatrici, e d'irresistibile seduzione. Acri insomma ha tutti gli elementi per riuscire un bel paese; e nondimeno il popolo vi è barbaro, maligno, e feroce, privo ch'egli è dell'educazione religiosa e civile.


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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