. Di quegl'infelici, il cui torto era di aver ragione, alcuni morirono nelle prigioni, altri furono mandati in esilio: e per questo modo gli usurpatori unirono al furto prima l'immoralità, poi la falsificazione, poi l'omicidio, poi le lacrime di mille famiglie, e gli onesti fremettero in terra, e gli angioli piansero in Cielo.
La Storia dirà come di quei movimenti incomposti del '48 il governo borbonico avesse gran parte. Quando dopo i fatti di armi di Castrovillari il generale Busacca venne in Cosenza, ai proletari di tutti i paesi che si recavano a lui implorando giustizia, egli dava eccitamenti alle rapine e al sangue. E rapine si fecero, e sangue si sparse; ma compiuta la reazione, il governo, che prima avea favoriti i proletaria a danno degli usurpatori, favori questi a danno di quelli; poi cangiando metodo disgustò gli uni e gli altri con le operazioni del Barletta, che furono arbitrarie in parte, incompiute in tutto.
Ora a sanare questa piaga marciosa che provvedimento ha preso il presente governo?
28 maggio 1864.
II. - LA QUOTIZZAZIONE
Della mancanza di vita pubblica, onde accusammo il paese, è da recarsi la cagione a quella della pubblica morale. Quindi il Governo con l'esempio, e quindi il Clero con l'educazione altro non ci predicarono che l'adempimento dei doveri che costituiscono la morale privata. Si nei pulpiti, e sí nei confessionali non s'inculcò mai il rispetto dovuto ai beni del Comune ed al denaro delle pubbliche amministrazioni; e però le nostre coscienze si fecero scrupolo di frodare il vicino, ma non le Università, e se di restituzioni fatte in punto di morte ai particolari non mancano esempii, gli esempii si desiderano per ciò che concerne i comuni.
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