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      200 a 209), che contiene "la relazione del Commissario civile della Sila relativa ai demanî ceduti nel 1825 a Barbaia, in cui si dimostra l'intrigo usato per frodare duc. annui 800 circa al tesoro, e sí priva la giustizia dell'azione di preferenza promossa dai contadini usuari contro i successori di Barbaia (che fra gli altri sono a Baracco e Campagna), essendovi in essa la storia del fatto che ha relazione col documento n. 62".
      Il documento n. 61 (da pag. 210 a 215) che "conteneva la relazione del Commissario Civile approvata dal Ministero delle finanze del Borbone, in cui si dimostrano gli abusi commessi nella vendita degli alberi e nell'assegno dei faggi, dando le norme per la regolarità del servizio forestale, e si chiarisce la rendita che il demanio avrebbe percepito" è stato pure trafugato in una all'altro sotto il n. 63 (da pag. 220 a 222) contenente il rescritto sovrano che contro gli avvisi della Giunta della Sila da sottoporsi alla sovrana approvazione non compete gravame alla Consulta di Stato". È stato pure tolto nella sua interezza il documento n. 64 (da pag. 223 a 235 affare di dodici paginette!), in cui era la "decisione della Giunta contro un tale Boscarelli, che confermava quella del Commissario Civile, e che conteneva ragionamenti contrarii agli usurpatori". Né sappiamo tampoco ove sia stato posto il documento n. 65 (da pag. 236 a 248: altre dodici paginette), che conteneva "il R. Decreto che ordinava la direzione della Sila, in relazione alle vistose rendite che si ricavano da quel demanio".


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Persone in Calabria
di Vincenzo Padula
Parenti Editore Firenze
1950 pagine 319

   





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