Ora il deputato Signor Morelli, esporrà accusa contro il "Cittadino Calabrese", e ci scrive che ne piaccia d'inserire nelle nostre colonne una sua risposta. Noi lo contentiamo, benché, giova ripeterlo, egli sia tale uomo, e sí altamente e meritamente locato nella stima del nostro paese, da non aver mestieri di discolpe. Protestiamo però di non volere veruna responsabilità per quelle tra le sue parole, che potessero sembrare ingiuriose alla "Farfalla" ed al "Cittadino Calabrese".
27 aprile 1865.
III.
I fatti avvenuti in Calabria Ultra II nella città di Cotrone ci danno una prova dell'inerzia del governo, che in sei anni non ha fatto nulla per quelle province, ed è una tra le molte ragioni onde ci viene spiegato il favore ch'ebbero nell'urne elettorali i deputati dell'opposizione.
Gaetano Cosentini, giovane di poca o nessuna fortuna, ma colto, onesto e liberale era competitore in quel collegio col barone Barracco. N'è venuto un tafferuglio, e il popolo caccia in fuga il Barracco, ne assedia il baronale palagio, gli rompe con una grandinata di pietre i vetri delle finestre, grida: - Abbasso il Barracco! - ed invoca la "divisione delle terre".
Questa è la notizia piú spiccia; ci si parla di fucilate, di feriti, di morti, di milizie colà accorse dalla vicina Catanzaro, ma non siamo sicuri della verità delle notizie e ignoriamo ancora quale dei competitori abbia riportato vittoria.
Appoggiandosi alle grida di "divisione delle terre", non è mancato chi, travisando per mestiere la vera indole dei fatti, abbia vituperato quel popolo calabrese per essere tuttavia cosí barbaro e selvaggio da volere una legge agraria.
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