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Il Sotto-Comitato d'azione vigilava attentamente i cittadini(9) conosciuti per essere ligi e partigiani del Governo Austriaco, e procurava di intimidirli mediante circolari a stampa, affinchè smettessero di oltraggiare colle loro aderenze il sentimento nazionale.
E per allontanare ogni e qualsiasi sospetto che tali scritti fossero di locale provenienza, Eugenio Baresani non curante di sè, si recava a Milano ed altrove per l'impostazione delle circolari. Lo stesso, più tardi, a rischio della propria vita, riuscì a porre in salvo il Dottor Giovanni Acerbi, Biseo Camillo ed altri attivamente ricercati dalla Polizia Austriaca.
Come si disse, uno dei principali compiti del Sotto-Comitato d'azione era quello dell'istruzione militare.
A tale intento Tito Speri impartiva ai componenti il Sotto-Comitato medesimo l'insegnamento teorico e tattico, valendosi principalmente del trattato del Generale Lamarmora sulla formazione del Corpo dei Bersaglieri. L'istruzione poi veniva tradotta in pratica coll'eseguire esercizi militari sotto il comando dello Speri stesso, riunendosi a tale scopo, di nottetempo e di soppiatto, nelle recondite vallette dei nostri monti di Nave, di Caino e di Collebeato. Un deposito di armi tenevasi nei sotterranei della piccola Chiesetta di S. Eusebio (S. Ozet) nel Comune di Caino e queste appunto servivano per esercitarsi al maneggio ed al tiro al bersaglio. Pel trasporto delle armi, e per altre arrischiate imprese il Comitato si valeva dell'opera ardita e fedele di Angelo Scarpari di Bottecino Sera carrettiere di professione.
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