Ma un Comitato rivoluzionario così numeroso, così esteso nelle sue ramificazioni, non poteva per lungo tempo sfuggire al vigile sguardo di un Governo fondato sopra lo spionaggio.
Difatti verso il mese di Gennaio 1852 si operarono in Mantova alcuni arresti, i quali per codarda debolezza di parecchi captivi portarono alla scoperta del Comitato segreto insurrezionale.
Una Giunta straordinaria militare(14) fu ben tosto nominata ed istituita in Mantova e, da quella città ebbe nome l'enorme processo, perché colà si traducevano tutti i catturati che venivano distribuiti nelle orride segrete della Mainolda, nelle carceri di S. Teresa, e di Castel S>. Giorgio.
Quelle prigioni già riboccavano di catturati politici, e novelle catture ne accrescevano quotidianamente il numero. - Cominciavano il regno del terrore e la legge dei sospetti.
Molte famiglie erano immerse nel dolore e nella costernazione. Si usciva di casa guardandosi intorno, e non era raro vedersi seguiti da uno o due individui di cera ignobile, quale potevano avere gli agenti segreti di quella polizia.
Non si potea accostarsi ad una persona senza diffidenza, senza timore; niuno si arrischiava di andare per più giorni di seguito in una istessa casa per tema di destare sospetti. - Nemmeno le corrispondenze erano rispettate, perchè chiari vedevansi sopra tutte le lettere affidate alla posta i segni dell' infrazione del suggello.
E Tito Speri, in quei momenti di ansia e di trepidazione era tuttora a Brescia. Invano fu sollecitato, pregato e quasi violentato dagli amici del cuore a fuggire, tutto riescì inutile.
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