A.... al Comando dei gendarmi ivi residente. Arrestato fu condotto pur esso a Mantova(33). Veniva pure in questo frattempo arrestato e condotto a Mantova il negoziante Annibale Faversani per semplice sospetto, ma venne liberato dopo poco tempo.
Si arrestò eziandio l'avv. Antonio Legnazzi; e siccome nella perquisizione personale fatta all'avv. Ronchi l'Autorità rinvenne un vigliettino col quale l'esule Avv. Rogna Giuseppe, avvertiva il Ronchi di rivolgersi a Battaggia Eligio per avere informazioni, pare, a riguardo di un deposito d'armi, così questo bastò perchè venissero tosto catturati il Battaggia, Frigerio Antonio, e l'avv. Alessandro Rogna, i quali prima furono tradotti a Milano, poi a Mantova ove dopo parecchi mesi di prigionia furono dimessi dal carcere per insussistenza del reato politico che si voleva loro addebitare.
Ad onta di tutti gli arresti, di tutte le precauzioni adottate dalla sospettosa Polizia Austriaca, nuovi nuclei rivoluzionari si formavano e si costituivano nella Lombardia e nella Venezia ed in altre Provincie Italiane. Mentre a Mantova era condannato a morte Giuseppe Grioli(34) a Brescia con alcuni avanzi dei tipi della stamperia clandestina di cui si serviva il Comitato Segreto del 1852, salvati a stento dalle investigazioni e dalle ricerche attivissime dell'Autorità politica, si stampavano e si diffondevano bollettini rivoluzionari. Il Comitato costituito fece nuova incetta d'armi, il cui deposito teneva nascostamente fuori Porta Montana e studiava ogni mezzo a riunire ed accrescere sempre più le fila dei cospiratori.
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