Ma anche l'esistenza di questo Comitato fu scoperta per vigliacca debolezza di un suo aggregato e furono arrestati Chiodi Giuseppe, Giustacchini Carlo di Nave, Palazzi Faustino, Porta Primo, Pasotti avv. Francesco; si salvarono colla fuga i giovani Sora Alessandro(35), Farisoglio Bortolo(36), i quali dopo una detenzione di circa due mesi parte nelle carceri del Broletto e parte di S. Urbano, durante i quali ebbero a subire gli interrogatori dal Giudice inquirente Grabmayer Massimiliano, assistito dagli attuarī D.... V.... e Z...., i prigionieri furono tradotti a Mantova nelle carceri di Castel S>. Giorgio, per la continuazione del processo da parte di quella Corte speciale sotto l'imputazione del delitto di alto tradimento «per voler staccare dal nesso dell'Impero Austriaco le «Provincie Lombardo-Venete.»
Ma ormai il Governo Austriaco doveva pur convincersi che nč colle manette, nč col carcere, nč coll'esiglio, e nemmeno colla forca, si poteva distruggere il sentimento nazionale. Allora mutņ un po' sistema e tentņ le blandizie.
E primo atto, in questa nuova via, fu il viaggio in forma solenne della Coppia Imperiale nelle Provincie Austro-Italiane.
Infatti sulla fine del 1856 la Cesarea comitiva toccava Trieste, poi giungeva a Venezia, e nei primi di gennaio faceva il suo ingresso trionfale a Verona ov'ebbe clamorosa ed entusiastica accoglienza.
Era il pomeriggio del giorno 11 Gennaio dell'anno 1857, e chi scrive si trovava innanzi alla Corte speciale di giustizia, sottoposto ad un interrogatorio, quando venne consegnato un dispaccio al Giudice Corvi, il quale apertolo, indi a poco rivolse al prigioniero le seguenti testuali parole:
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Comitato Chiodi Giuseppe Giustacchini Carlo Nave Palazzi Faustino Porta Primo Pasotti Sora Alessandro Farisoglio Bortolo Broletto S. Urbano Giudice Grabmayer Massimiliano Mantova Castel S S. Giorgio Corte Impero Austriaco Lombardo-Venete Governo Austriaco Coppia Imperiale Provincie Austro-Italiane Cesarea Trieste Venezia Verona Gennaio Corte Giudice Corvi
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