Aveva grande astuzia, e, conoscitore, degli uomini e dei cavilli legali, sapeva i modi d'intimorire gli accusati, di estorcere in qualunque maniera delle rivelazioni. Non si faceva scrupolo di nulla e poneva in derisione i prigionieri.
Dopo la fuga d'Orsini, avvenuta la notte del 28 Marzo 1856, il Presidente Vicentini venne destituito, e in sua vece veniva nominato il Barone Kimperle tirolese e Consigliere d'Appello in Venezia. Austriaco sino alle midolla, era assai severo coi detenuti politici. Il Picker fu sostituito dal Consigliere Corvi, il quale nel 1833 faceva parte della Commissione presieduta dal famigerato Zajotti. In omaggio alla verità si deve dire, che il Corvi aveva maniere cortesi ed affabili, ed era mite ed umano coi detenuti politici; suo aggiunto era Madella Ulisse, già segretario del Picker.
(15) Giova però accennare come lo Speri ai primi di Maggio si recasse all'estero, ma dippoi ritornava quasi subito, sia per non aggravare di spese la di lui famiglia che tanto amava, sia perchè credeva cessati gli arresti per la scoperta del Comitato mantovano.
Colla fuga poi di Giovanni Acerbi, uno dei capi del Comitato segreto mantovano, il Comitato bresciano riteneva quasi scongiurato il pericolo della scoperta dei suoi membri, giacchè l'Acerbi era in diretta corrispondenza e conoscenza con essi. Ma sciaguratamente nel mese di Maggio la Polizia fece nuovi arresti, e fu allora che il Comitato segreto bresciano si riunì il mattino del 1° Giugno 1852 affine di prendere le decisioni e le precauzioni necessarie per evitare le catture.
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