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      Mori Attilio, che nella propria abitazione si tenne la riunione dei membri cospiratori per eleggere l'istituitosi Comitato rivoluzionario, le cui tendenze erano di far scoppiare una sommossa popolare, onde conseguire in tal guisa la violenta separazione del Regno Lombardo-Veneto dall'Austria, e la di lui repubblicanizzazione, di essere stato altro dei capi di questo Comitato; di avere preso parte alla seduta nella quale si discusse l'attentato alla sacra persona di S. M. l'Imperatore; di avere mediante diramazione di cartelle dell'imprestito mazziniano, di proclami rivoluzionarj, e mediante affigliazione di congiurati cooperato per la violenta mutazione della forma del Governo.
      Bosio Ferdinando, di essersi lasciato affigliare per la congiura da uno dei capi del Comitato, di avere diffuso ingente quantitą di cartelle dell'imprestito mazziniano, di proclami e libri incendiarj, di aver raccolto denaro allo scopo della rivoluzione, e di avere intrapresa l'affigliazione degli studenti del Ginnasio.
      Zannucchi Omero, di essere stato membro istitutore della Societą segreta Mantovana, e di avere in qualitą di capo circolo mediante affigliazione di congiurati, diffusione di cartelle dell'imprestito mazziniano, e di proclami rivoluzionarj cooperato per la violenta mutazione della forma di Governo.
      Malamann Giovanni, di essere stato agente del Comitato Centrale Veneto, o di avere come tale, mediante affigliazione di congiurati e diffusione di cartelle mazziniane, cooperato a conseguire i mezzi per la violenta mutazione della forma di Governo.


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Del comitato segreto insurrezionale bresciano nell'anno 1850-51
di Faustino Palazzi
Stab. Tip. La sentinella Brescia
1886 pagine 106

   





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