Per far la malta si deue in questo modo con la sabbia mescolare; che pigliandosi arena di caua; si pongano tre parti di essa, & vna di calce: se di fiume, ò di mare; due parti di arena, & vna di calce.
DE I METALLI. Cap. VII
METALLI, che nelle fabriche si adoperano; sono il ferro, il piombo, & il rame. Il ferro serue per fare i chiodi, i cardini, i catenacci, co' quali si chiudono le porte: per fare le porte istesse, le serrate, e simili lauori. In niun luogo egli si ritroua, e caua puro: ma cauato si purga co'l fuoco: conciosia che egli si liquefaccia in modo, che si può fondere: e cosi auanti che si raffreddi; se gli leuano le feccie: ma dapoi ch'è purgato, e raffreddato; si accende bene, e diuenta molle, e si lascia dal martello maneggiare, e stendere. Ma non può già facilmente fondersi, se non è di nuouo messo in fornaci fatte per questo effetto: se infocato, & acceso non si lauora, e restrigne à colpi di martello; si corrompe, e consuma. Sarà segno della bontà del ferro, se ridotto in massa; si vedranno le sue uene continouate, e diritte, & non interrotte: e se le teste della massa saranno nette, e senza feccie: perche le dette uene dimostreranno che'l ferro sia senza groppi, e senza sfogli; e per le teste si conoscerà, quale egli sia nel mezo: ma se sarà ridotto in lamine quadre, ò di altra figura, se i lati saranno diritti; diremo ch'egli sia vgualmente buono, hauendo potuto ugualmente resistere à i colpi.
Di piombo si cuoprono i Palagi magnifici, i Tempij, le torri, & altri edificij publici: si fanno le fistule, ò canaletti che diciamo da condurre le acque: e si affermano con piombo i cardini, e le ferrate nelle erte delle porte, e delle finestre.
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Palagi Tempij
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