Ne sono ancho restate in Roma fin ad hoggi quattro antiche porte, cioè quelle della Ritonda, che fu già il Pantheone: quella di Santo Adriano, che fu il Tempio di Saturno: quella di S. Cosmo, e Damiano, che fu il Tempio di Castore, e Polluce, ò pure di Romulo, e Remo: & quella, che si vede in Santa Agnese fuori della porta Viminale, hoggi detta Santa Agneta, su la via Numentana. Ma la più bella di tutte queste è quella di Santa Maria Ritonda: nella quale volsero quegli Antichi imitare con l'arte quella specie di metallo Corinthio, in cui preualse più la natura gialla dell'oro: percioche noi leggiamo che quando fu destrutto, & arso Corintho, che hora si chiama Coranto; si liquefecero, & vnirono in vna massa l'oro, l'argento, & il rame, e la fortuna temprò, e fe' la mistura di tre specie di rame, che fù poi detto Corinthio: in vna dellequali preualse l'argento, onde restò bianca, e si accostò molto col suo splendore à quello: in vna altra preualse l'oro, e però restò gialla, e di color d'oro: e la terza fu quella, doue fu vguale il temperamento di tutti questi tre metalli; e queste specie sono state poi diuersamente imitate da gli huomini. Io ho fin qui esposto quanto mi è parso necessario di quelle cose, che si deono considerare, & apprestare, auanti che à fabricar si incominci: resta hora che alcuna cosa diciamo de' fondamenti: da' quali la preparata materia si comincia à mettere in opera.
DELLA QUALITÀ DEL TERRENO, ove s'hanno da poner le fondamenta. Cap. VII.
LE FONDAMENTA propriamente si dicono la base della fabrica, cioè quella parte, ch'è sotto terra: laquale sostenta tutto l'edificio, che sopra terra si uede.
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