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      Altri vi uogliono compartimenti di stucchi, ò di legname, ne' quali si mettano delle pitture: e cosi secondo le diuerse intentioni s'adornano: e però non si può dare in ciò certa, e determinata regola.
      DELL'ALTEZZA DELLE STANZE. Cap. XXIII.
      LE STANZE si fanno ò in uolto, ò in solaro. Se in solaro; l'altezza del pauimento alla trauatura sarà quanto la loro larghezza: e le stanze di sopra saranno per la sesta parte meno alte di quelle di sotto. Se in uolto (come si sogliono fare quelle del primo ordine, perche cosi riescono più belle, e sono meno esposte à gli incendij) l'altezze de' volti nelle stanze quadre si faranno aggiunta la
      terza parte alla larghezza della stanza. Ma nelle più lunghe che larghe sarà di bisogno dalla lunghezza, e larghezza ritrouare l'altezza, ch'insieme habbiano proportione. Questa altezza si ritrouerà ponendo la larghezza
     
      appresso la lunghezza, e diuidendo il tutto in due parti vguali: percioche vna di quelle metà sarà l'altezza del volto, come in esempio, sia b,c, il luogo da inuoltarsi: aggiungasi la larghezza a,c, ad a,b, lunghezza, e facciasi la linea e,b, la quale si diuida in due parti vguali nel punto f, diremo f,b, esser l'altezza, che cerchiamo: ouero sia la stanza da
      inuoltarsi lunga piedi xij. e larga vj. congiunto il vj. al xij. ne procede xviij: la metà del quale è noue: adunque in uolto douerà esser alto noue piedi. Vn'altra altezza ancora si trouerà c'hauerà proportione alla lunghezza, e larghezza della stanza in questo modo. Posto il luogo da inuoltarsi c,b: aggiungeremo la larghezza alla lunghezza e faremo la linea


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I quattro libri dell'architettura
di Andrea Palladio
Hoepli Milano
1945 pagine 235