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      Questo fu quel ponte, che con tanto beneficio della sua Patria, & gloria di se stesso, fu difeso da Oratio Cocle. Era questo ponte uicino à Ripa, oue si uedono alcuni uestigi in mezo del fiume, perche fu poi fatto di pietra da Emilio Lepido Pretore, & ristorato da Tiberio Imperadore, & da Antonino Pio. Si deuono fare questi tai ponti, che siano ben fermi, & incatenati con forti, e grosse traui, di modo che non sia pericolo che si rompano, ne per la frequenza delle persone, e de gli animali, ne per il peso de' carriaggi, & dell'artigliarie, che passerà lor sopra; ne possano esser ruinati dalle innondationi, & dalle piene dell'acque. E però quelli, che si fanno alle porte delle Città, iquali chiamiamo ponti leuatori, perche si possono alzare, & callare secondo il uolere di quelli di dentro; si sogliono lastricare di uerghe, e lame di ferro, accioche dalle ruote de' carri, & da' piedi delle bestie non siano rotti, e guasti. Deuono esser le traui, cosi quelle, che uanno conficate nell'acqua, come quelle che fanno la larghezza e lunghezza del ponte, lunghe, & grosse secondo che ricercherà la profondità, la larghezza, e la uelocità del fiume. Ma perche i particolari sono infiniti, non si può dar di loro certa, e determinata regola. Onde io porrò alcuni disegni, e dirò le lor misure; da quali potrà ciascuno facilmente, secondo che se gli offerirà l'occasione, esercitando l'acutezza del suo ingegno; pigliar partito, & far opera degna di esser lodata.
      DEL PONTE ORDINATO DA CESARE sopra il Rheno.


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I quattro libri dell'architettura
di Andrea Palladio
Hoepli Milano
1945 pagine 235

   





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