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      Io faceua il modeno de gli archi per la decimasettima parte della luce dell'arco di mezo, e per la quartadecima della luce de gli altri due. S'haurebbe questo ponte potuto ornar con nicchi al diritto de' pilastri, e con statue, e ui sarebbe stata bene ā lungo i suoi lati una cornice; il che si uede che fecero alcuna uolta anco gli Antichi, come nel ponte di Rimino ordinato da Augusto Cesare, i cui disegni sono stati posti di sopra.
      A, E' la superficie dell'acqua.
      B, E' il fondo del fiume.
      C, Sono le pietre, che sportano in fuori per l'uso sopradetto.
      D, E' la scala di diece piedi, con la quale č misurata tutta l'opera.
     
      Tavola 12: vedi
      DEL PONTE DI VICENZA ch'č sopra il Rerone. Cap. XV.
      L
      'ALTRO Ponte Antico, che, come ho detto, č in Vicenza sopra il Rerone; si chiama uolgarmente il ponte delle Beccarie, perche egli č appresso il Macello maggiore della Cittā. E' questo ponte tutto intiero, & č poco differente da quel, ch'č sopra il Bacchiglione; percioche ancor egli č diuiso in tre archi, & ha l'arco di mezo maggior de gli altri due. Sono tutti questi archi di portione di cerchio minore del mezo circolo, e non hanno lauoro alcuno: i piccioli hanno di frezza il terzo della loro larghezza: quel di mezo č un poco meno. I pilastri sono grossi per la quinta parte del diametro de gli archi minori: & hanno nell'estremitā loro, sotto l'imposta de gli archi, le pietre, che sportano in fuori per le cagioni sopra dette. Sono l'uno č l'altro di questi ponti fatti di pietra da Costoza, la quale č pietra tenera e si taglia con la sega come si fa il legno.


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I quattro libri dell'architettura
di Andrea Palladio
Hoepli Milano
1945 pagine 235

   





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