Onde perche gli Antichi Greci e Romani nel far i Tempij a i lor Dei, posero grandissimo studio, & con bellissima Architettura li composero, accioche essi con que' maggiori ornamenti, & con quella miglior proportione fossero fatti, che allo Dio, alquale erano dedicati, si conuenisse; io son per dimostrar in questo libro la forma, e gli ornamenti di molti Tempij antichi, de quali ancora si ueggono le ruine, e sono da me stati ridotti in disegno: accioche si possa da ciascuno conoscere con qual forma si debbiano, & con quali ornamenti fabricar le chiese. Et benche di alcuni di loro se ne uegga picciola parte in piede sopra terra, io nondimeno da quella picciola parte, considerate ancho le fondamenta, che si sono potute uedere; sono andato conietturando quali douessero essere, quando erano intieri. Et in questo mi è stato di grandissimo aiuto Vitruuio: percioche incontrando quello ch'io uedeua, con quello, ch'egli ci insegna, non mi è stato molto difficile uenire in cognitione, e de gli aspetti, e delle forme loro. Ma quanto à gli ornamenti, cioè base, colonne, capitelli, cornici, e cose simili, non ui ho posto alcuna cosa del mio, ma sono stati misurati da me con somma consideratione da diuersi fragmenti ritrouati ne' luoghi, oue erano essi Tempij. E non dubito che coloro, che leggeranno questo libro, e considereranno diligentemente i disegni; non siano per prendere intelligenza di molti luoghi, che in Vitruuio sono riputati difficilissimi, & per indrizzar l'intelletto al conoscer le belle, & proportionate forme de Têpij, & per cauarne molte nobili e uarie inuentioni, delle quali à luogo, e tempo seruendosi possano far conoscere nelle opere loro, come si debba, e possa uariare senza partirsi da' precetti dell'arte, & quanto simil uariatione sia laudabile, e gratiosa.
| |
Antichi Greci Romani Tempij Architettura Dio Tempij Vitruuio Tempij Vitruuio Têpij
|