I Tempij ritondi si faceuano anticamente alcuna volta aperti, cioè senza cella, con colonne che sosteneuano la cupola, come quelli, che si dedicauano à Giunone Lacinia, nel mezo de' quali si poneua l'altare, e sopra quello il fuoco, il quale era inestinguibile: questi in tal modo si compartiscono. Si diuide il diametro di tutto lo spacio, che deue occupare il Tempio in tre parti eguali: vna se ne dà à i gradi, cioè alla salita su'l piano del Tempio, e due rimangono al Tempio, & alle colonne, le quali si pongono sopra piedestili, e sono alte con base, e capitello, quanto è il diametro del minor giro de i gradi, & grosse per la decima parte della loro altezza. L'Archiutraue, il Fregio, & gli altri ornamenti si fanno secondo è stato detto nel primo libro, cosi in questa come in tutte l'altre sorti di Tempij. Ma quelli, che si fanno chiusi, cioè con la cella, ò si fanno con le ale à torno, ouero con vn portico solamente nella fronte. Di quelli c'hanno le ale à torno le ragioni sono queste; prima à torno à torno si fanno due gradi, e sopra si pongono i piedestili, sopra i quali sono le colonne; le ale sono larghe per la quinta parte del diametro del Tempio; pigliando il diametro nella parte di dentro de i piedestili. Le colonne sono lunghe quanto è larga la cella, e sono grosse la decima parte della longhezza. La Tribuna, ouer cupola si fa alta sopra l'Architraue, Fregio, e Cornice delle ale, per la metà di tutta l'opera: cosi compartisse Vitruuio i Tempij ritondi. Ma però ne' Tempij Antichi non si veggono Piedestili, ma le colonne cominciano dal piano del Tempio; ilche molto più mi piace; si perche con i piedestili si impedisce molto l'entrare al Tempio; si ancho perche le colonne, le quali da terra cominciano; rendono maggior grandezza, e magnificenza.
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