Ma se à i Tempij ritondi si porrà il portico solo nella fronte, egli si farà lungo quanto la larghezza della cella, ò la ottaua parte meno: si potrà fare ancho più corto, ma non però che giamai sia meno lungo di tre quarti della larghezza del Tempio; e non si farà più largo della terza parte della sua lunghezza. Ne i Tempij quadrangulari i portici nelle fronti si faranno longhi quanto sarà la larghezza di essi Tempij: E se saranno della maniera Eustilos, che è la bella, & elegante, in tal modo si compartiranno, se l'aspetto si farà di quattro colonne, si diuiderà tutta la facciata del Tempio, (lasciati fuora gli sporti delle base delle colonne, che saranno nelle cantonate) in undeci parti e meza; & una di queste parti si chiamerà modulo, cioè misura, con la quale si misureranno tutte le altre parti; perche facendosi le colonne grosse un modulo; quattro se ne daranno à quelle; tre all'intercolunnio di mezo; e quattro e mezo à gli altri due intercolunnij, cioè due, & vn quarto per uno: se la fronte sarà di sei colonne, sì partirà in dieceotto: se di otto, in uentiquattro e meza; & se di diece in trent'vna: dando sempre di queste parti, una alla grossezza delle colonne, tre al uano di mezo, & due, & un quarto à ciascun de gli altri uani. L'altezza delle colonne si farà secondo che saranno ò Ioniche, ò Corinthie. Come si debbano regolare gli aspetti delle altre maniere de' Tempij, cioè della Picnostilos, Sistilos, Diastilos, & Areostilos s'è detto à pieno nel primo libro, quando habbiamo trattato de gli intercolunnij: Oltra il portico si troua l'Antitempio, e da poi la Cella: Si diuide la larghezza in quattro parti, e per otto di quelle si fa la lunghezza del Tempio, & di queste, cinque
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