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      Abbiamo avuto per lo passato, ed abbiamo ancora degli ottimi professori di agricoltura: sì negli andati tempi che nei presenti la Sicilia può vantare lodevoli scrittori di cose rustiche; non mancano fra noi intelligentissimi agricoltori, la cui industria è per avventura inceppata da ben altre cagioni, che da incuria ed ignoranza, e se le infelici circostanze dei tempi non avessero sospeso per ora lo stabilimento dell’Istituto Agrario dei Colli, noi avremo di già un luogo addetto all’istruzione ed alla educazione dei giovani agricoltori.
      «Volendo intanto anche noi seguire l’impulso generale di questa età cultissima, incuorati dalla benignità con cui il pubblico ha ricevuto il Calendario dell’Agricoltore Siciliano negli anni precedenti, lo pubblichiamo anche nel presente.
      «Non vaghezza di nome, non sozzo appetito di lucro ci determina a questo piccolo travaglio. Noi non avemmo per lo passato, nè abbiamo altro in mira che il bene della nostra patria. Egli è il vero che questa meschina opericciuola può poco o nulla influire alla istruzione de’ nostri agricoltori, ma è da riflettere che v’hanno talvolta delle opere, le quali appunto per la loro piccolezza, sono maggiormente atte a diffondere le utili cognizioni. Ed altronde, ove trattasi di agricoltura, non v’ha lavoro, per piccolo che sia, che non rechi alcun vantaggio.
     
      I.
      SERIE DEI LAVORI MENSILI DA PRATICARSIDALL’AGRICOLTORE SICILIANO.
      GENNAROOve non siasi eseguita la prima aratura dei maggesi nel mese di dicembre, il che accade di rado, si pratica nel principio di questo mese.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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