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      Si prosiegue a spiantare le radici di quei fiori che non aveano le foglie secche nel precedente mese. Si continua la raccolta dei semi di varie piante.
      Si termina in questo mese di mugnere le pecore.
      Verso la fine dello stesso si cessa di dare lo stallone alle giumente.
      Si continuano le diligenze per raccogliere gli sciami.
     
      LUGLIOSi fa quasi generalmente il raccolto del grano.
      Si trasportano i covoni presso l’aia, e se ne formano le biche (timugna).
      Il diligente agricoltore fa l’ammannato; si destinano a ciò gli uomini nel tempo che il vento non permette di spagliare; ognuno si mette avanti un covone, e ne tira le spighe più belle, tutte della stessa specie di frumento. Queste si mettono da parte, si mazzicano, ed il prodotto di questo frumento scelto serve in seguito per semenze di tutto il podere. A circostanze uguali la semenza scelta dà il tre ed il quattro di più di prodotto, ed i frumenti scelti hanno sempre un prezzo maggiore. Ma gli agricoltori accorti non lo seminano che sopra maggesi netti e non concimati, attesa l’alterazione che suol dal concime derivare al frumento.
      Si trebbia il frumento ed anche gli altri cereali.
      Si comincia a raccogliere il cotone, e si continua nei seguenti mesi fino alle piogge autunnali.
      Si taglia il sommacco adulto, il che nei paesi freddi si differisce ai primi del seguente: si lascia steso in terra finchè sia prosciugato; quindi si trasporta all’aia per batterlo, e di poi alla macina per polverizzarlo, o pure si vende in foglia.
      Si raccoglie il colza.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189