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      5. Per raccogliere uva in abbondanza, alla qualità del suolo si proporzioni il numero delle viti.
      6. L’esposizione migliore pel vigneto è quella in cui spira aria pura, e dove il sole vibra per più lungo tempo i suoi raggi.
      7. L’influenza dei raggi solari è tanto più utile alla vite ed all’uva quanto più il vigneto è al coperto dei venti freddi e dall’influsso dell’umidità.
      8. È propizia, allo spuntar dell’uva, la stagione non fredda e povera d’acqua.
      9. Alla fioritura, la stagione calda, secca ed alquanto ventilata.
      10. Alla sfioritura sono propizie stagione alquanto ventosa e corta, e grosse piogge.
      11. All’aumento progressivo dell’uva, di tempo in tempo, scarse piogge.
      12. Al compiersi della maturazione stagione calda.
      13. All’atto della vendemmia è propizia la stagione fredda, secca e serena.
      14. Meglio riescono le uve quanto più si coltiva il fondo attorno alla vite, e quanto meno si concima.
      15. Chi forma un vigneto, o a vite sfruttata sostituisce vite novella, se non ha cognizione, prima di scegliere il magliuolo, o la viticella, consulti il vicino più riputato agricoltore.
      16. I tralci fruttiferi non eccedano mai la forza del fondo ed il vigor della vite.
      17. Si sostenga la vite con pali secchi. Ogni pianta viva a cui si appoggi danneggia la vite e l’uva.
      18. Si dispongano e si leghino i tralci in modo che si faccino l’uno all’altro la minore ombra.
      19. L’uva matura è la più ricca di sostanza zuccherosa e di sostanza fragrante.
      20. I vini diventano tanto più generosi quanto più vi è nell’uva di questa sostanza zuccherosa.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189