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      44. Si deve passare il vino da una botte all’altra tosto che le sostanze deposte dal vino nella botte potrebbero alterarlo, o ad esso comunicare cattivo odore e sapor cattivo.
      45. Si travasa tanto più utilmente quanto più fredda e secca è la giornata, e quanto meno il vino viene esposto al contatto dell’aria.
      46. I migliori utensili sono quelli che non dànno nè tolgono sostanza alcuna al mosto o al vino.
      47. I migliori locali sono quelli che perfezionano l’uva vendemmiata, che ben servono alla fabbricazione dei vini e che ben li conservano.
      48. Le malattie, o alterazioni dei vini, sono l’acetosità, il guasto, e tutte quelle di vario genere che i vini contraggono unicamente per mancanza di cura.
      49. Tutte le alterazioni si prevengono, e i vini si fanno lungamente durare colla chiarificazione, colla solforazione, e colla conveniente cura.
      50. Tolte con la chiarificazione le cause prossime di alterazione nei vini, diventano essi tosto trasportabili nello interno senza soffrire nessuna alterazione, e giunti alla loro destinazione lungamente si conservano.
      51. Distrutte prima con la chiarificazione le cause prossime, e poscia con la solforazione le cause remote delle alterazioni nei vini, possono essi inalterati sostenere lunghissimi viaggi di terra e di mare.
      52. Assicurato il modo di ben fare, di far lungamente durare, e di trasportare dovunque i vini del regno, questo cospicuo ramo di rendita nazionale aumenterà immediatamente di un valore immenso a favore dello agricoltore.
     
      III.
      SULLA RUGGINE, LETTERA AL SIG.......


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189