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      Ivi si disporranno in tante strisce distanti l’una dall’altra in modo che slargandosi, i bachi vengano a coprire tutta l’area loro necessaria in questa seconda muta. Il primo giorno della seconda muta occorrono a’ bachi sei libbre di teneri ramuscelli, ed altrettanto di foglia mondata e minutamente tagliata. Un’ora, o due dopo che i bachi son passati nel nuovo letto si dia loro un primo pasto di due libbre di foglia tagliata, disponendola in modo tra una striscia e l’altra che questi vadano via via allargandosi. Nel rimanente della giornata si daranno a’ bachi le altre quattro libbre di foglia in due altri pasti. Trasportati tutti i bachi nel nuovo letto, si leveranno i fogli di carta del primo, e si ripuliranno di tutte le sporcizie.
      Il secondo giorno occorrono venti libbre circa di tenera foglia mondata e minutamente tagliata, divisa ne’ soliti quattro pasti, più abbondanti gli ultimi due dei primi. Il terzo giorno occorrono ventidue libbre circa di foglia, ma in questo i primi pasti siano più abbondanti degli ultimi.
      Il quarto giorno i bachi vanno tutti addormentandosi per compire la seconda muta, onde non occorrono che sei libbre circa di foglia. Come in questa muta l’animale più ingrossato respira e traspira più, e rende escrementi in maggior copia, conviene rinnovare spesso l’aria nella bigattiera aprendo qualche volta lo sfogatojo, ed il portello della porta. Preparati i fogli di carta sul nuovo letto, proporzionato all’area che i bachi devono occupare nella terza muta, vi si trasporteranno i bachi collo stesso metodo prima tenuto; bisogna però aspettare che pressochè tutti i bachi sian desti; nulla v’è a temere se i primi destati aspettano 24 o 30 ore.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189