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      Il secondo giorno si diano a’ bachi 180 libbre di foglia mondata divisa in quattro pasti, il primo di 85 libbre, e l’ultimo di 65.
      Il terzo giorno se ne diano 280 libbre colla stessa proporzione. Il quarto giorno se ne diano 300 libbre. Il quinto 540 libbre. Se i bachi avranno mangiato il loro pasto in meno di un’ora, si dia tra un pasto e l’altro qualche discreta quantità di foglia. Nel corso di questa giornata si devono mondare i letti. Ciò non può farsi come le altre volte col trasporto de’ bachi da un letto all’altro, conviene dunque, mentre i bachi stanno sopra le foglie, levarli una con esse, e riporli nelle tavolette, che servono a trasportarli da un sito all’altro, e levatane tutta la quantità che occupava un foglio di carta tor via questo, metterne il letame in un cesto, e quindi riporre il foglio ed i bachi; così via via si farà in tutta la bigattiera. Il sesto giorno di questa muta si diano a’ bachi 600 libbre di foglia mondata. Il settimo giorno occorre la stessa quantità di foglia.
      L’ottavo giorno si diano 440 libbre di foglia mondata. In questo giorno devono pulirsi per la seconda volta i graticci colle stesse precauzioni. Il nono giorno occorrono 330 libbre di foglia mondata. Il decimo giorno il baco compie la sua maturità e si dispone a montare al bosco, a questo oggetto si devono trovar preparati de’ fili di ginestra, di bruco, o altro simile ben mondi; questi disposti in mazzetti si piantino sul graticcio contro le pareti interne; essi devono esser più lunghi dell’altezza del graticcio superiore, onde ripiegandosi l’uno verso l’altro per formare come un arco, occupino tutta l’altezza.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189