Essi devono disporsi in modo, che i bachi che vi montano, se venissero a cadere, non cadano fuori del graticcio, e in forma d’arco acciò i superiori nel votarsi non isporchino gl’inferiori. Si mettono sopra i bachi dei ramuscelli secchi di quercia, olmo, altro; i bachi maturi vi montano su, allora si levino i ramuscelli, ed i bachi si prendono dolcemente, e si mettano a piè della siepe piantata, onde montarvi. Intanto si somministri ai bachi, che mostrano ancora voglia di mangiare, 160 libbre di foglia a piccole riprese. Quando molti bachi sono montati è necessario ripulire i graticci, ciò si fa mettendo sulle tavolette di trasporto i bachi che non sono montati, indi si levi la carta, se ne butta via il letame, e si ripongano i bachi.
Nel riporli si dispongano in tanti quadratelli, agli angoli dei quali si piantano gli stessi fascetti, che riuniti in cima formano come una capanna. Quando una gran parte dei bachi sono già montati, e ne rimangono sul graticcio degli altri, che si mostrano pigri e restii a montare, e non prendono i caratteri della maturità, si levino tosto, si trasportino nella piccola bigattiera in cui la temperatura sia a 18 gradi, trovino della carta pulita su i graticci, della foglia fresca, e le siepi già preparate, per tale modo ristorati, presto monteranno anch’essi. Quando i bachi sono tutti montati si facci l’ultima pulitura levando prima a mani il vecchio letto, e poi levandone con uno spazzolino le altre immondizie. Da che la maturità generale de’ bachi è manifesta, conviene avere gran cura che la temperatura interna della bigattiera non sia mai minore dei 16.° e mezzo circa; e che se l’aria esterna è men calda dell’interna, non colpisca mai direttamente i bachi, ma si mantenga la circolazione per mezzo de’ sfogatoi e delle fiamme ne’ camini.
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