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      Nel far uso di questa sostanza come ingrasso dei terreni, è necessario peccar più tosto per difetto, che per eccesso, potendo un abbondante ingrasso render le terre sterili a tempo. La quantità di sale poi da spargersi nei terreni, sebbene non possa generalmente determinarsi, pure può limitarsi tra li 16 a 20 bushels di sale per ogni acre di terra (quintali 22 a 28 di Sicilia per ogni salma legale di terra) ove trattasi di campi saturi, e ridursi a soli 6 bushels circa (quintali 8 ed un terzo per salma) ne’ prati artificiali. Il sale finalmente per uso d’ingrasso dee spargersi su i terreni, ridotto a polvere finissima, come quello da tavola, e versarsi su i campi equabilmente. Questa preziosa sostanza è inoltre applicabile con vantaggio all’ingrasso d’ogni sorta d’animali, ajutando essa la loro digestione, preservandoli dalle malattie, e migliorando finanche la condizione dei loro prodotti; mentre il latte e la lana degli animali nutriti con foraggi aspersi di sale si son trovati migliori di quelli d’altri animali alimentati alla maniera comune.
      L’agricoltura, disse il pregevole S. Hollinscead, è la più certa sorgente delle domestiche ricchezze; qualunque altra è instabile e precaria; oppure essa non è sorgente di ricchezze, se non perchè assicura un facile smercio ai prodotti del proprio suolo.
      Al miglioramento dunque dell’agricoltura bisogna principalmente rivolgere le nostre cure. Si sa quanto sia importante l’uso d’ingrassare in grande i terreni, pratica sin’oggi non conosciuta nè usata in Sicilia.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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