L’uso d’una sostanza abbondante tra noi potrà riparare a questo difetto della nostra agricoltura, e noi ci lusinghiamo, che i nostri agricoltori vorranno convincersi col fatto, e colle proprie esperienze, dell’efficacia del sale sull’abbondanza dei loro raccolti e sulla fecondità del loro suolo. Per potersi poi proporzionare ai terreni la quantità che n’esige la loro natura noi aggiungiamo l’analisi chimica di questa sostanza, la quale secondo i chimici moderni dà i seguenti risultati cioè: di acido muriatico 43, di soda 45, d’acqua di cristallizzazione 8. Finalmente è d’avvertire che il sale marino rare volte è puro, ma più sovente contiene un poco di muriato di calce o di muriato di soda, ai quali si deve la proprietà che ha il sale di umettarsi esposto all’aria umida.
G. L.
XVIII.
ARTICOLO ECONOMICO-AGRARIO.
L’avvilimento strabocchevole in che son caduti in Sicilia i cereali, ramo fin’oggi il più esteso ed il più importante della nazionale agricoltura, ha sconcertato non solo il suo inveterato sistema agrario, ma ha prodotto ben’anche il fallimento della più parte degli agricoltori siciliani, ha sottratto dall’economia campestre capitali destinati alla riproduzione, ed ha finalmente ispirato lo scoraggiamento ne’ coltivatori, e portato quasi il discredito dell’arte coltivatrice di quei prodotti che tanto nome una volta procacciarono al nostro suolo. Circostanze, che non è in nostro potere il riparare, han ridotto il nostro paese nell’infelice alternativa, o di abbandonare la coltivazione di queste piante, e con essa la più estesa industria agraria, o di veder ristagnare i proprii prodotti, e dalla fonte della nostra ricchezza veder oggi emergerne la nostra povertà. La continuazione d’un tale stato di cose porterebbe inevitabilmente la rovina della Sicilia e la decadenza dell’agricoltura, che in un paese come il nostro, ove essa è la sorgente pressochè unica della prosperità generale, non potrebbe non produrre dei funesti risultati.
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