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      Non si dovrebbe poi ignorare che la tanto decantata feracità del nostro suolo non rende in grani, che 8 a 10 per uno nella generalità; finalmente gli agricoltori non coltivano che per il loro guadagno; quindi quella pianta che dà loro un prodotto netto maggiore è quella appunto che essi più apprezzano ed alle altre preferiscono.
      Passando ora alla enumerazione delle piante che potrebbero utilmente sostituirsi alle cereali, noi non intendiamo primieramente limitare alle medesime la industria agraria della Sicilia.
      Più grande è il numero delle produzioni, maggiore sarà la sua ricchezza e prosperità, ove esse avranno un valore superiore a quello de’ cereali. Aggiungiamo soltanto che insieme alla coltivazione estesa delle piante da sostituire a’ grani, pensar dovrebbero i Siciliani a migliorarne la coltura, e ad ottenere il massimo prodotto colla minore spesa possibile, perchè la miglior qualità ed il più basso prezzo potranno solo nel mercato generale assicurarci la preferenza.
      Cotone. — Tra le più ricche ed utili piante proprie de’ climi meridionali, la prima, delle quali dee raccomandarsi la coltura, si è il cotone. La Sicilia abbonda di terreni fertili, sciolti e di calda esposizione, nei quali prospera questa pianta, particolarmente nella costa meridionale, ove dovrebbe a preferenza coltivarsi. Lo smercio del suo prodotto è a sufficienza assicurato dall’immenso consumo che fan di questo genere le manifatture della Germania, della Francia, e dell’Inghilterra, essendo in Europa grandissimo l’uso de’ tessuti di tale articolo.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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